Pensavo fosse amore…
Le “romance scams” (truffe sentimentali) sono truffe in cui i truffatori creano false identità online per stabilire relazioni romantiche con le loro vittime, con l’intento di estorcere denaro o altre risorse. Le origini di queste truffe sono relativamente recenti, correlate con l’ascesa di internet e delle piattaforme di incontri online.
Con l’avvento di internet e delle prime piattaforme di chat e incontri online, sono emerse le prime forme di truffe sentimentali. I truffatori sfruttavano la novità e l’anonimato offerti da queste piattaforme per creare identità false e ingannare le vittime. L’uso delle email e, successivamente, dei social media ha permesso ai truffatori di raggiungere un pubblico più vasto: piattaforme come Facebook, MySpace e successivamente Instagram e Twitter sono diventate terreni fertili per i truffatori.
Con la crescente popolarità dei siti di incontri online, i truffatori hanno trovato nuovi modi per avvicinare le vittime.
I truffatori creano profili falsi utilizzando foto rubate e informazioni inventate. Spesso impersonano persone attraenti e di successo per attirare le vittime.
Dopo aver stabilito un contatto iniziale, i truffatori lavorano per costruire una relazione emotiva con la vittima. Possono trascorrere settimane o mesi guadagnandosi la fiducia della vittima prima di chiedere denaro.
Le richieste di denaro sono spesso giustificate con storie di emergenze mediche, problemi finanziari improvvisi o costi per visitare la vittima.
Organizzazioni di sicurezza e forze dell’ordine hanno lanciato campagne per educare il pubblico sui segnali delle truffe sentimentali. Consigliano di essere cauti nel condividere informazioni personali e di non inviare denaro a persone conosciute solo online.
Sebbene i metodi e le tecniche si siano evoluti, il principio di base rimane lo stesso: sfruttare le emozioni e la fiducia delle persone per ottenere guadagni finanziari. La consapevolezza e l’educazione sono strumenti cruciali per prevenire queste truffe e proteggere le potenziali vittime.