Come possiamo aiutarti
Cosa puoi fare subito?
Se hai bisogno di aiuto non esitare a contattarci: possiamo supportarti gratuitamente fin dai primi passi.
Contattarci è facile: puoi scrivere un’e-mail all’indirizzo [email protected] o compilare il form qui di seguito.
Cosa facciamo
Ci occupiamo del supporto tecnologico e di Feedback Legale alle vittime di diffusione non consensuale di materiale intimo e di violenza online e attacchi di odio.
Sviluppiamo e applichiamo tecnologie, strategie e politiche per la non proliferazione della diffusione non consensuale di materiale intimo (anche conosciuta come NCII e “Revenge Porn”) e di altre forme di violenza e odio online, mediante identificazione, segnalazione e rimozione dei contenuti dalle principali piattaforme online.
Forniamo supporto strategico ed educativo a coloro che promuovono politiche e leggi per proteggere gli obiettivi degli attacchi di NCII, Revenge Porn o altre forme di violenza e odio online.
Cosa possiamo
fare per te
Possiamo aiutarti gratuitamente:
- Nella segnalazione prioritaria alle piattaforme per la rimozione
- Con un Feedback Legale telefonico con avvocati esperti
- Nel prevenire il ri-caricamento dei contenuti
- Nel creare prove digitali utili per avviare un’azione legale
- Nel fornire uno sportello di Primo Soccorso Psicologico
A testate giornalistiche, associazioni o aziende offriamo:
- Accesso a Strumenti e Tecnologie per il contrasto
- Servizi di monitoraggio e reporting
- Supporto con un Team Scientifico
A Enti istituzionali / governativi offriamo:
- Supporto nei Processi Educativi
- Supporto nella Scrittura di Policy
- Progetti di formazione personalizzati
Le storie
La nostra associazione crede fermamente nella tutela della privacy e nel diritto all’oblio per le vittime: sui nostri canali non troverete mai riferimenti espliciti a fatti di cronaca, che ne amplifichino la visibilità.
Tuttavia pensiamo sia importante raccontare in cosa consiste il lavoro quotidiano della nostra help line, la prima linea che risponde direttamente alle richieste d’aiuto, anche attraverso le testimonianze delle vittime stesse: per tutelare la loro privacy, i nomi e i riferimenti utilizzati sono inventati e non corrispondono alla realtà.
"Da ieri sera mi sento stordita, violentata e non so come muovermi. Vorrei denunciarlo, ma mi vergogno."
Lucia ci contatta dopo aver scoperto che alcuni filmati intimi che la ritraggono sono stati caricati su diverse piattaforme di contenuti per adulti.
I materiali, registrati in un momento di intimità con il proprio compagno alcuni anni prima, si sono trasformati in un incubo ad occhi aperti.
La sua colpa secondo l’ex compagno? L’aver terminato una relazione non più funzionale.
Nel giro di poche ore Lucia si è sentita travolta da un’ondata di emozioni difficili da spiegare: dalla rabbia alla vergogna, dal senso di colpa all’incredulità, ma soprattutto tanta paura.
“Ho fatto una videochiamata erotica con una persona conosciuta online e ho scoperto di essere stato ripreso di nascosto. Ora mi sta minacciando di diffondere il video”
Dario è una delle tante vittime di sextortion, un reato di adescamento che si configura quando la persona viene contattata da un falso profilo chiedendo nella maggior parte dei casi una video-chat erotica, al fine di acquisire contenuti a scopo estorsivo.
Hanno chiesto a Dario 5.000 euro affinchè il video non venisse inviato a tutti i suoi contatti.
“Pensavo davvero di potermi fidare di lui e che stessimo costruendo qualcosa di importante”
Chiara conosce Davide online e da subito si trovano in perfetta sintonia: si scrivono e parlano per diversi mesi, non potendosi incontrare perché vivono in due Paesi diversi.
Hanno fatto anche delle video chiamate erotiche e si sono scambiati delle foto intime.
Chiara sente di potersi fidare di Davide, anche se non si sono mai incontrati dal vivo.
Un giorno Davide appare duro, distaccato, le dice di avere problemi economici e che se lei non lo aiuterà sarà “costretto” a condividere online le foto intime che Chiara gli ha invitato.